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"La natura nell'uomo, l'uomo nella natura." (dr. M.C.)

giovedì 7 luglio 2011

L’assunzione di vitamine in gravidanza può ridurre il rischio di autismo

L'acido folico, noto anche come vitamina B9, può aiutare a prevenire disturbi del tubo neurale come la spina bifida in feti in via di sviluppo (sebbene il meccanismo non sia  stato ad oggi chiarito). Dal 1998 la FDA ha autorizzato l'aggiunta di acido folico a prodotti con cereali in parte per tentare di intervenire precocemente sull'aumentato rischio di difetti congeniti nei bambini nati da madri che non sapevano di essere incinte e non assumevano inizialmente formulazioni prenatali. Dal 1998 i difetti congeniti negli stati uniti sono diminuiti del 19%.
Lo studio Charge (California Autism from Genetics and Environment), pubblicato suEpidemiology,  dimostra che l'assunzione prenatale di multivitaminici è più efficace se assunta prima della gravidanza. In questo studio, di tipo caso-controllo sono state arruolate famiglie del Nord della California dal 2003 al 2009. Sono stati coinvolti 288 bambini di 24-60 mesi con diagnosi di autismo, 141 bambini con disturbi dello spettro autistico e 278 bambini con sviluppo normale. Nello studio, svolto dall'Università della California presso il Medical Investigation of Neurodevelopmental Disorders Institute, sono state valutate mediante odds ratios le associazioni tra l'autismo e i dati (raccolti con metodo retrospettivo) sull'assunzione materna di vitamine prima e durante la gravidanza. Sono stati inoltre valutati gli effetti delle varianti di geni che codificano per il metabolismo delle unità monocarboniose.
E' stato evidenziato che le madri di bambini autistici o con disturbi dello spettro autistico spesso non avevano assunto vitamine nei 3 mesi prima del concepimento e durante il primo mese di gravidanza rispetto alle madri di bambini non autistici.
Assumere formulazioni prenatali ricche di acido folico prima della gravidanza può ridurre il rischio di insorgenza di patologie del 40% secondo i ricercatori.
Il rischio di autismo è risultato fino a 7 volte maggiore nei bambini le cui madri presentavano varianti dei geni che codificano per il metabolismo delle unità monocarboniose (il tetraidrofolato FH4, la forma ridotta dell'acido folico è implicato come coenzima nelle reazioni di trasformazione di unità monocarboniose).
L'uso di multivitaminici prima e durante la gravidanza può ridurre il rischio di autismo nel nascituro specialmente per madri e neonati geneticamente sensibili.
Bibliografia: Schmidt RJ et al. "Prenatal Vitamins, One-carbon Metabolism Gene Variants, and Risk for Autism" Epidemiology. 2011 Jul;22(4):476-485.

mercoledì 6 luglio 2011

Abbronzatura

L’abbronzatura è un fenomeno naturale che la pelle umana attiva in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) provenienti dalla luce solare o da luci artificiali, attuando un cambiamento di colore della pelle mediato dal rilascio di melanina. La melanina è prodotta dai melanociti, cellule specializzate e situate nell’epidermide, hanno una specifica azione protettiva del derma rispetto ai possibili danni causati da raggi ultravioletti provenienti dalla luce solare e che si esplica attraverso il meccanismo dell’abbronzatura. Il Sole emette luce ultravioletta in tre le bande: UV-A (λ 320-400, UV-B (λ 280-320 nm): e UV-C (λ 400-100 nm). A causa dell’assorbimento da parte dell’atmosfera terrestre, in particolare lo strato di ozono, il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B è assorbito dall’atmosfera, mentre circa il 99% degli ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre sono UV-A.
Le radiazioni ultraviolette (UV o raggi ultravioletti) sono radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda inferiore alla luce visibile, ma superiore ai raggi X. Infatti, il nome ultravioletto significa “oltre il violetto” (dal latino ultra, “oltre”), perché il violetto è il colore visibile con la lunghezza d’onda più corta.
Per ottenere una buona abbronzatura e prevenire effetti indesiderati è indispensabile proteggersi con cosmetici solari adatti al proprio fototipo, determinato dalle caratteristiche degli occhi, capelli e carnagione. I fototipi sono sei e si basano sul colore della pelle, dei capelli, sulla predisposizione alla comparsa di eritemi e l’attitudine ad abbronzarsi. I soggetti con fototipo chiaro (I-II), tendono a scottarsi facilmente e richiedono protezioni elevate; i fototipi più scuri (III e VI) richiedono grande attenzione almeno nella fase iniziale dell’abbronzatura. La pelle va comunque preparata a ricevere i raggi solari sia attraverso l’alimentazione sia con l’aiuto di prodotti naturali.
I prodotti solari sono classificati in funzione al fattore di protezione (Sun Protection Factor: SPF), indicato sulla confezione; esprime il moltiplicatore di tempo che consente di esporsi al sole senza scottarsi. Secondo la normativa europea i cosmetici solari devono riportare la nomenclatura dei fattori di protezione nel seguente modo: 6-10 ( bassa protezione), 15-20-25 (media protezione), 30-50 (alta protezione).

Preparazione all’abbronzatura
Un mese prima di andare in vacanza si consiglia di assumere quotidianamente degli integratori che stimolano la produzione di melanina dermica contenenti: beta-carotene, rame, vit. C, vit. E, rame, selenio e zinco e melaninum omeopatica.
Melaninum 4 CH granuli, che stimola la produzione di melanina. Questo rimedio, da un punto di vista della correttezza e ortodossia delle leggi dell’omeopatia è da considerarsi un rimedio organoterapico che alla diluizione 4 CH, secondo la legge di Legge di Arndt-Schulz, svolge un’azione stimolante la produzione di melanina.

Esposizione al sole
Durante l’esposizione al sole si consiglia di assumere alimenti liquidi e bevande melaninum omeopatica.
Melaninum 4 e 7 CH granuli
• Al mattino Assumere 5 granuli al mattino come stimolante la produzione di Melanina alla 4 CH o 5 granuli di. La sera assumere Melaninum alla 7 CH per regolarizzare la ripartizione di melanina sulla pelle.
Cuprum metallicum 9 CH granuli
• Assumere 5 granuli a pranzo, il Cuprum stimola la formazione di melanina e la catalisi ossidativa dell’aminoacido tirosina, da parte del rame bivalente e di altri ioni metallici, precursore della melanina.

Omeocosmesi naturale
Il concetto che anima questi cosmetici si basa essenzialmente sull’impiego di fitocomplessi, macerati glicerici o tinture madri diluite e dinamizzate secondo il metodo omeopatico, inseriti in un veicolo inerte apolare.
In questi prodotti oltre alla presenza di biossido di titanio, ossido di ferro e zinco in forma diluita e dinamizzata, sonopresenti rimedi in forma omeopatica: Calendula officinalis, Hypericum perfoliatum, Arnica montana, Silcea, Arciutm lappa, Cuprum metallicum, Graphites, Selenium, Zicum oxidum, Cantharis, ecc.
Di seguito sono indicate alcune formulazioni galeniche omeopatiche efficaci e di facile realizzazione in farmacia:
Olio solare - Protettivo abbronzante omeopatico
Melaninum 4-7-9 DH, Cuprum metallicum 12-24 DH, in Mallo di noci EO 5%, Carota EO 5%, olio di cocco 5%, Olio di germe di grano 10%, Olio di mandorle dolci q.b. a 100 ml. 
Uso: applicare per uso locale prima dell’esposizione al sole e più volte al dì.
Latte-crema solare - Dopo sole omeopatico
Arnica montana 15-30 DH, Hypericum perfoliatum 15-30 DH, Selenium 15-30 DH, Histaminum, 15-30 DH in Calendula TM/EG 5%, Hamamelis TM/EG 3%, in latte, crema o emulsione q.b. a 100 ml.
Uso: applicare dopo l’esposizione al sole secondo necessità.

Nutrizione in naturopatia
Durante l’esposizione solare preferire alimenti liquidi, che stimolano la produzione di melanina e che svolgono un’azione antiossidante proteggendo la pelle dall’invecchiamento precoce. Quindi, preferire alimenti ad alto contenuto di pigmenti cromofori (colorati in giallo, arancio e rosso): frutta (albicocche, ciliegie, fragole, lamponi, melone, pesche), verdure (carote, cavolfiore, indivia, lattuga, papaia, patata dolce, peperoni gialli e rossi, pomodori, spinaci, verza, zucca), carne (fegato).
(tratto interamente da: dott. Rocco Carbone - Diagnosi&Terapia - giugno 2011)