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Questo blog nasce dalla possibilità di poter condividere la propria passione, esperienza e professionalità per tutte quelle che sono le discipline complementari (Naturopatia, Fitoterapia, Omeopatia, Medicina Tradizionale Cinese, Ayurveda, etc.) insieme a tutti coloro professionisti e non che considerano tali discipline non una "alternativa", ma una reale possibilità d'integrazione alla "medicina tradizionale allopatica" al fine di poter migliorare il proprio benessere e non curare patologie con improbabili sistemi fai da te, senza l'aiuto del medico o di un operatore professionista.

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"La natura nell'uomo, l'uomo nella natura." (dr. M.C.)

mercoledì 16 marzo 2011

Oh Cavolo!!!

Qui di seguito troverete una news del 16 marzo 2011 che mi è arrivata dal Centro di Medicina Naturale di Empoli coordinato dal dott. Fabio Firenzuoli che vorrei sottoporre a tutti per gli eventuali commenti del caso, senza aggiungere alcun mio giudizio personale, tranne la curiosità di sapere cosa ne pensate!
(Di seguito troverete la mia e-mail di chiarimenti  e la risposta che ho ricevuto).

Attenti al cavolo !
Mai avremmo pensato che anche un ortaggio utile, buono, anzi ottimo, come il cavolo, in tutte le sue forme e varietà, e in tutti i suoi colori (bianco, verde, viola, ...) avrebbe potuto diventare un pessimo e incredibile esempio di terapie cialtronesche.
Il caso clinico che abbiamo di recente osservato ha dell'incredibile, ma proprio a titolo puramente educazionale vogliamo pubblicarlo tra le nostre newsletter
Lo scorso mese una distinta signora di circa 70 anni si è presenta al nostro Centro descrivendoci la sua storia: un seno fibrocistico da sempre che, secondo quanto le era stato detto molti anni prima, non avrebbe richiesto più alcun controllo. Da oltre un anno aveva notato la crescita vistosa di un nodulo, e, temendo di dover iniziare un percorso di chirurgia, chemioterapia e quant'altro, aveva deciso di affidarsi all'automedicazione. In un libro infatti aveva letto che con le foglie del cavolo si possono curare anche i tumori.
Detto fatto, e con gran sollievo da parte sua per la decisione presa, aveva iniziato l'applicazione di foglie di cavolo, ben pulite, belle verdi, cavolo verza. Applicazioni costanti e ripetute. Il miglioramento secondo la signora era confermato dal fatto che il nodulo stava crescendo sì, ma non dentro, bensì all'esterno. Ecco quindi che il cavolo stava davvero funzionando!
Proprio come aveva letto in quel libro. E in tutta tranquillità è venuta a visita, pensando che avremmo potuto continuare la terapia del cavolo, magari con l'aggiunta di qualche altra erba.
Fu a quel momento del racconto che capimmo che la signora non si era mai fatta visitare da nessuno e che il nodulo era ancora lì. Non solo, ma si stupì pure che la visitassimo, e ancor più si stupì del nostro sconcerto, quando trovammo il piccolo seno sinistro ancora avvolto da tre grandi foglie di cavolo verza, ben accomodate ad accoglierlo, e soprattutto ad accogliere, sostenere e comprimere una enorme neoplasia, vegetante, ulcerata, necrotica e sanguinante, che escresceva dalla cute.
Diametro oltre dieci centimetri.
Non è stato semplice convincerla di quale fosse la corretta terapia da seguire, ed inviarla subito dal chirurgo: è stata indispensabile, e, vista la storia anche "comprensibile",   la rassicurazione che, dopo l'intervento e l'avremmo continuata a seguire con le nostre migliori terapie di supporto ...
Questo esempio, purtroppo reale, di "paziente alternativo", serva almeno per tutti coloro che neppure vogliono farsi visitare dal proprio medico e per tutti coloro che non cercano tanto una medicina alternativa ma un'alternativa alla medicina.
Fabio Firenzuoli

(interamente tratto dalla e-mail ricevuta il 16 marzo del 2011 ore 10.17 dal Centro di Medicina Naturale f.firenzuoli@usl11.tos.it )


Domanda di chiarimento:

Sent: Wednesday, March 16, 2011 11:19 AM
Subject: Re: Attenti al cavolo !

Gent.mo dott. Fabio Firenzuoli,
ho letto con attenzione la sua news e vorrei avere alcune informazioni in merito al caso trattato:
- è stata fatta un'ipotesi di quali costituenti della foglia di cavolo hanno procurato tali lesioni cutanee alla paziente?
- qual stata la durata esatta del trattamento con tali foglie?
- l'esame istologico post intervento che cosa ha evidenziato?
- vi erano alterazioni cutanee di vario genere anche sul seno destro?
- che tipo di farmaci eventualmente assumeva la paziente?
- la paziente era affetta anche da ipo o ipertiroidismo FUNZIONALE oppure da ipo o ipersurrenalismo FUNZIONALE?
 
 
Distinti saluti
 
Maurizio Candino


Risposta ottenuta:

Da: Fabio Firenzuoli
Data: mercoledì 16 marzo 2011 ore 11.37
A: Maurizio Candino
Oggetto: Re: Attenti al cavolo!

Gent.mo dr. Candino
la lesione non era provocata dal cavolo (!), bensì si trattava di un cancro del seno che, ovviamente,  non andava trattato con il cavolo.
Cordialmente
Fabio Firenzuoli
 
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Dr. FABIO FIRENZUOLI
Professore a c. Università di Firenze, Master in Fitoterapia clinica
Dir. U.O.  di  Medicina  Naturale, Ospedale S. Giuseppe, Empoli
Centro di rif. per la Fitoterapia della Regione Toscana
Tel. 0571 7051. Per appuntamenti  tel.  0571 7041 - Fax  0571 705259
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1 commento:

  1. Premetto che non sono dottore e che non me ne intendo, ma l'istinto ed il buon senso mi spinge a dare un semplice seguito al caso letto sopra ed alla sua relativa risposta. Sicuramente ciò che è accaduto alla signora è stato a seguito del cancro al seno ma penso che il cavolo contenga delle proprietà che evidentemente male si associano a questa patologia e quindi ha accellerato la degenerazione della cute e del cancro quindi, la mia domanda da ignorante è: può essere che, se si ha il cancro, certi principi attivi presenti nel cavolo piuttosto che in altri alimenti simili, accelleri la malattia e che pertanto sarebbe meglio evitarli? Sempre da incompetente, penso che la verità non stia sempre e solo da una parte ma che l'unione fa la forza. Come in tutte le cose.

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