Tumore al seno, omega-3 migliorano la prognosi
Una ricerca effettuata in California ha valutato gli acidi eicosapentaenoico (Epa) e docosaesaenoico (Dha), acidi grassi polinsaturi (Pufa) abbondanti nel pesce, mettendoli in correlazione con l'andamento della prognosi in una coorte di donne (3.081) già diagnosticate e trattate per un tumore al seno in fase iniziale. In particolare, l'analisi ha preso in considerazione l'assunzione di Pufa con la dieta o con integratori, la sopravvivenza totale e quella libera da malattia, con un follow up mediano di oltre 7 anni. Le donne del terzile più alto per il consumo dietetico di Epa e Dha hanno beneficiato, rispetto a quelle del terzile più basso, di una riduzione di circa il 25% del rischio di ricadute/recidive. Inoltre per le donne del gruppo dieta il rischio di morte per tutte le cause era inversamente correlato alla quantità di Pufa consumati. Nessun tipo di effetto è invece emerso nelle donne che assumevano integratori di olio di pesce. Per ora quindi le conclusioni sono a favore degli omega-3 contenuti nei cibi, cioè di uno stile alimentare più che di singole molecole. (E.L.)
J Nutr. 2010 Dec 22. [Epub ahead of print]
(tratto da: Farmacista33 del 27 gennaio 2011